Quale diario o agenda scegliere?

Da quando ho finito il liceo, ogni anno, non riesco mai a scegliere un’agemina/diario che mi accompagni durante tutto l’anno scolastico e lavorativo prima del 30 dicembre. Non riesco mai a trovare qualcosa che mi rappresenti e restarne fedele poi l’anno successivo.

Che diario scegliere?

Durante il liceo mi sono divertita a cambiarne 1 ogni anno. Ho avuto la mitica Smemoranda, L’agenda delle ragazze, il diario di Snoopy, di Mukka e delle formiche Cikiss e da quando sono più “adulta” ho usato solo agendine anonime, agende di Tiger o Moleskine. Ma presto mi stufano tutte. Le Moleskine mi danno ansia da prestazione, quelle di Tiger si rompono presto, quelle anonime sono troppo anonime. Insomma ho capito che la mia agenda tipo deve avere poche ma buone caratteristiche: Non essere banale e graficamente bellina, essere settimanale, avere calendari sintetici, essere dotata di molla porta penna e segnalibro, essere di formato A6 massimo A5.

Le agende con ricarica

Lo so che esistono un sacco di brand che fanno agende e planner con gli anelli di metallo, con le ricariche, con un sacco di cose utili per organizzarsi e che piacciono ai freelance (io per esempio comprerei solo cose Paper Source) ma spesso ci sono talmente tanti “optional” da essere ansiogene appena le apri. Oppure ti creano l’ansia da prestazione e la paranoia di rovinare un così bell’oggetto con una brutta grafia o appunti e appuntamenti scritti male.

Per questo non compro mai agende costose e/o molto grandi perché per me deve essere un’oggetto facilmente trasportabile e contenuto nelle dimensioni, con carta e materiali non pregiati per farci dei pasticci senza sentirsi in colpa.

Insomma io ancora non ho scelto la mia prossima agenda, anche se sto puntando su una sobria Legami verde pastello con dettagli fucsia, ma ci tenevo a farvi vedere un bel diario per cui ho disegnato un fumetto breve sulla pirata irlandese Grace O’Malley.

Sto parlando del “Il Diario delle bambine ribelli” che per il secondo anno accompagnerà le bambine e i bambini nei loro giorni di scuola. Ideato da Timbuktu e stampato pubblicato da Franco Cosimo Panini (grazie alla direzione artistica di director Giulia Flamini)

Così si presentano gli interni del diario. A sinistra la pagina a quadretti (non invasivi e troppo marcati) con il numero e il giorno del mese e a destra una pagina a fumetti (o un ritratto). Io adoro i diari e le agende fatte in questo modo. Semplici funzionali eleganti e con delle informazioni utili a fronte.

Ecco alcune tavole a fumetti sulla vita di Grace O’Malley presenti all’interno del diario. L’idea è stata quella di lasciare delle porzioni di disegno bianche così che le bambine potessero finire di colorare il loro fumetto. Ho iniziato a lavorarci a gennaio dello scorso anno e adesso sono felice di vederle finalmente stampate e rilegate dentro un diario bello come questo!

I miei diari del liceo

Ho deciso di fare un video in cui sfoglio i miei 5 diari che ho utilizzato durante i miei 5 anni passati al Liceo Artistico. Ho notato delle costanti che si ripetevano durante tutti i diari ovvero: la passione per i fumetti, per la musica e per il disegno. Le vostre passioni costanti quali sono state?

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